Bengasi

    Il film BENGASI venne girato per la maggior parte delle scene negli studi di CINECITTA’, in alternanza tra il teatro di posa n° 5 e la piazza all’ingresso degli “studios” e con le scene ambientate nel deserto eseguite nella base militare di NETTUNIA. I protagonisti erano alcuni degli attori più famosi del panorama cinematografico italiano come FOSCO GIACHETTI (Il capitano Enrico Berti), AMEDEO NAZZARI (Filippo Colleoni), MÁRIA TASNÁDI FEKETE conosciuta con lo pseudonimo MARIA TASNADY (Carla Berti) e VIVI GIOI (Giuliana). La compagnia di produzione era la FILM BASSOLI mentre la distribuzione la CINE TIRRENIA.  Tra gli aiuti alla regia invece figura alla sceneggiatura tra gli altri UGO BETTI mentre come aiuto regista ANTONIO SIMON MOSSA.
    Questo film è considerato dall’opinione pubblica un capolavoro di propaganda del regime fascista. Il regista e critico cinematografico MICHELANGELO ANTONIONI, nelle pagine del bimestrale CINEMA n°153 del 1942, sotto lo pseudonimo VICE, muove un’aspra critica al film che considera ottimo sotto il profilo della narrazione “epica” ma pessimo nella parte “intimista” anche per via degli attori che a parte MARIA TASNADY, ritiene inadatti ai loro ruoli. Inoltre sottolinea come ci sia una certa imprecisione nelle riproduzioni di alcuni mezzi bellici. FRANCESCO PASINETTI nelle pagine di CINEMA del 25 settembre 1942 dice: «Non è certo Bengasi un film istintivo fatto di slancio e di fantasia, ma dosatissimo e sapientemente organizzato allo scopo di raggiungere un fine di propaganda. L'opera ha un suo piglio vigoroso. La società produttrice ha messo a disposizione del regista tutti i mezzi, non badando a spese. È stato ricostruito a Cinecittà un intero quartiere di Bengasi, con interni lussuosi e masse enormi per gli esterni. Il bollettino pubblicitario del film ci fa sapere che sono stati impiegati 500 quintali di chiodi. Genina anziché scegliere gli interpreti dalla strada li ha scelti tra un vasto gruppo di attori professionisti, guidandoli con maestria che gli e propria...»
    Nonostante l’evidente scopo di esaltazione delle vicende “bengasine” dei coloni e dei soldati italiani, molti critici individuano il film come il primo film di guerra “moderna” della cinematografia italiana in cui il regista è riuscito ad importare un genere nato negli stati uniti e a migliorarlo. È necessario ricordare che la situazione geopolitica italiana nel 1942 produsse una serie di effetti sull’economia di cui risentì anche la cinematografia, un esempio fu la scelta di impiegare attori tedeschi per impersonare i protagonisti inglesi, mentre gli interpreti africani erano prigionieri di guerra che ovviamente recitavano gratuitamente nel rispetto delle norme sul risparmio dettate dal governo. L’impossibilità di reperire mezzi da guerra inglesi fece sì che si adattassero dei blindati italiani per le riprese.
    Nonostante la critica e le diverse difficoltà, alla Mostra del Cinema di Venezia del 1942, BENGASI vinse la COPPA MUSSOLINI come miglior film e la Coppa Volpi come miglior attore per l’interpretazione di FOSCO GIACCHETTI. Il film venne proiettato in Ungheria e negli USA a Broadway tramite la casa di produzione HESPERIA FILM durante una rassegna di film di guerra europei. Il film inoltre venne rimontato e riadattato dalla censura antifascista nel 1956, il suo copione venne utilizzato per farne un clone filippino di produzione americana. Venne studiato addirittura uno spin-off del film con l’integrazione di filmati LUCE.

    BENGASI (123 pagine): Del film si possiedono 2 parti di copione; un blocco-note con schizzi sulla composizione di scene di battaglia; un copione di doppiaggio dalla scena 1 alla 85; 4 pagine di correzioni ai testi di diverse scene del film.

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